2020: l’anno dei cambiamenti. Il Covid-19 è stata la tessera di un domino che, abbattendo ogni
tassello dinnanzi a sé, ha rivelato un disegno confuso, fatto di disuguaglianze, precarietà e
solitudine. Un’emergenza globale, una pandemia, una situazione mai – e mal – vissuta.
In ogni parte del globo si sono verificate perdite incalcolabili, soprattutto dal punto di vista
affettivo. Il dolore di ognuno forniva coesione sociale e un certo senso di appartenenza, nonché la
forza di accettare regole e restrizioni sempre più stringenti.
Andrà tutto bene”, “#iorestoacasa”, slogan che rimbombavano in televisione, radio, internet fino
a campeggiare su striscioni posti sui balconi. Quegli stessi che, al calare del sole, si trasformavano
in vere e proprie postazioni da DJ. Il tutto per essere insieme, anche se distanti.
Si richiedeva però al singolo – per il bene della collettività – di compiere determinate azioni: stare a
casa, non frequentare luoghi pubblici, se non per certe necessità fisiche o di lavoro, e persino di
non interagire con la propria famiglia, se al di fuori della propria residenza.
Qual è stato l’impatto sul gioco d’azzardo? Costretti dal lockdown di Marzo/Aprile 2020 i negozi di
scommesse e le sale poker hanno dovuto chiudere i battenti. Non appena è diminuita
l’accessibilità alle strutture preposte, i siti online sono stati presi d’assalto.
La pandemia ha confermato e fatto fiorire il formato digitale. Un luogo in cui sono raggruppati, a
portata di click e nella comodità della propria abitazione, tutte le tipologie di gioco d’azzardo.
Blackjack e dadi, slot machine e poker online.
Per tentare di arginare il fenomeno, alcune piattaforme hanno imposto un limite giornaliero di
scommesse. Nonostante questo, è una situazione fortemente problematica perché incentiva la
persona alla solitudine, all’ulteriore chiusura, ma questa volta in casa propria, nel device digitale. Il
vasto ventaglio di giochi tra cui scegliere è allettante e si prospetta come fuga emotiva.

Il coinvolgimento dell’utente diviene diretta conseguenza degli effetti sociali e finanziari legati alla
pandemia. Lo stress, l’incertezza e l’isolamento sociale sono scintille pronte a trasformarsi in
incendio.
Se i dati mostrano che la maggior parte dei clienti di casinò e rivenditori presso cui scommettere si
è spostata nel territorio digitale è altresì importante, e positivo, riportare che, in Canada, in
seguito al lockdown, sono diminuite le chiamate alla linea di assistenza per il gioco d’azzardo.
Un fenomeno che coinvolge ogni età, sesso ed estrazione sociale, dilagato al di fuori dei luoghi
fisici, diviene ancor più pericoloso e non-tracciabile se non si attuano politiche mirate al più giusto
sostegno all’individuo.


Fonte: https://journals.lww.com/co-
psychiatry/fulltext/2021/07000/the_impact_of_covid_19_on_gambling_and_gambling.3.aspx


Caterina Giampieri

Team Servizio Civile Digitale
Polo9 – Impresa Sociale