Da qualche tempo, i nuovi sistemi operativi degli smartphone ci invitano a fare attenzione a quanto tempo trascorriamo sul cellulare, fornendoci dati anche su come lo utilizziamo, mostrandoci quanto tempo dedichiamo ai social, quanto alle conversazioni o se abbiamo utilizzato il nostro dispositivo di più o di meno rispetto alla nostra media abituale. Perché?

Che si tratti un adulto o di un adolescente, staccare la spina dal proprio cellulare, è sempre più difficile. Ed essere sempre piegati sullo schermo, oltre a farci sviluppare una cattiva postura, non aiuta la nostra creatività, influisce sul gradi di concentrazione e attenzione e sulla possibilità a far emergere pensieri positivi. La nuova moda? Imparare a dare valore al nostro tempo attraverso una “dieta” detox dalla tecnologia.
Ogni volta che distogliamo l’attenzione da ciò che stiamo facendo per utilizzare il cellulare, impieghiamo poi circa 1 minuto prima di riportarla sulla nostra attività precedente. Si tratta di una notevole sforzo che chiediamo al nostro cervello.

Come possiamo aiutare noi stessi e i nostri figli a sviluppare un approccio detox tecnologico? Imparando a recuperare il troppo tempo che si perde ogni giorno davanti al proprio smartphone:

Scegliere almeno 1 giorno a settimana da dedicare a sé stessi e ai propri familiari, abbandonando completamente il proprio dispositivo e staccare totalmente almeno per 12-24 ore.

Pianificare del tempo per andare a farsi una passeggiata oppure per fare un’attività in coppia con qualcun’altro.

Avere la forza di volontà di cambiare la propria routine e staccare dall’abitudine per aiutare la nostra mente a rilassarsi.

Per coloro che sono obbligati ad abusare dell’utilizzo del cellulare a causa del lavoro che svolgono (come nel caso il capo di un’azienda, ecc…) è consigliato stabilire delle pause di almeno 5 minuti, ogni 2 ore ed utilizzare questi minuti, anche se pochi, per staccare la spina, facendo possibilmente movimento. Questo stratagemma, oltre ad apportare un beneficio fisico e mentale, ci permette permette di prendere le giuste distanze da quello che è l’oggetto da cui siamo dipendenti.