Una ricerca del Ministero della Salute parla di 700.000 italiani a rischio e di come nell’adolescenza le dipendenze più frequenti sono quelle relative ai giochi di ruolo ed ai social networks.

In età adulta, i sintomi più frequenti sono scatenati dai giochi d’azzardo e dalla ricerca e visita compulsiva di siti pornografici. A soffrire maggiormente di dipendenza da internet sono però gli adolescenti e la fascia compresa che va dai 13 ai 20 anni. Si tratta molto spesso di soggetti intelligenti e razionalmente più maturi di altri, tendenti all’isolamento e con evidenti alterazioni nell’ambito dell’emotività. In Italia l’uso di internet e di tecnologie della comunicazione (televisione, telefonino, consolle, ecc.) da parte dei ragazzi ha un peso consistente: secondo dati recenti il 75,7% dei ragazzi tra i 12 ed i 14 anni si collega ad internet tutti i giorni (59,3% nel 2008), il 37,2% di questi rimane collegato per meno di 1 ora, il 47,2% da 1 a 3 ore, mentre il 17,2% per più di 3 ore. La fascia tra i 15 ed i 19 anni si collega abitualmente ad internet, percentuale che cala leggermente all’82,1% tra i giovani dai 20 ai 24 anni e cala ancor più sensibilmente, rimanendo comunque significativa, tra gli adulti dai 35 ai 44 anni. Ovviamente i dati e i trend sono in costante crescita.

Le dipendenze tecnologiche sono in forte aumento, tanto tra i giovani quanto tra i meno giovani. Esse comportano una grave compromissione della vita di chi ne è affetto e dei suoi familiari, andando ad intaccare tutte le sfere dell’esistenza (salute fisica, psichica, relazioni, affetti, scuola, lavoro, ecc.). È utile, quando possibile, intervenire prontamente rivolgendosi ai Servizi e ai professionisti esperti della materia. Il superamento di qualsiasi forma di dipendenza permette al soggetto che ne è affetto di riconquistare la serenità e rientrare in contatto con il mondo di relazione da cui la dipendenza lo aveva allontanato.