Tra le varie e più volte discusse potenzialità di Internet, vi è la possibilità di muoversi lungo dimensioni diverse a seconda di piacere, bisogno, interesse.

La dimensione utilitaristica è presente quando prevale il bisogno di ricercare notizie, aggiornamenti, di fare ricerca.

La dimensione ludica è quella per cui, grazie a Internet, si possono coltivare hobby, curiosare nella vita di personaggi famosi, cercare musica da ascoltare, intrattenersi con i video giochi o sfidarsi a giochi di ruolo telematici.

La dimensione partecipativa è propria delle comunità virtuali, dove si comunica in modo elementare con l’e-mail o in discussioni pubbliche come le newsgroup, la mailing list e le chat. Si ha l’espressione della volontà di partecipare con le proprie opinioni, di sostenere e scambiare le proprie idee, di appartenere a gruppi e associazioni.

Vi è infine una dimensione più intima e privata, quella che ci permette di comunicare con amici, cercare confidenti, condividere problemi e sentimenti.

Si cercano nel virtuale rapporti da sempre basati sulla vicinanza fisica, sullo “stare insieme”. Da qui forse il potenziale pericoloso: le relazioni “in assenza” di un contatto reale ma soltanto immaginato.

In Internet manca l’Altro reale, mancano le facoltà che lo rendono riconoscibile: la vista, l’udito, l’olfatto…ci si trasforma in puro linguaggio scritto, con la fantasia di poter essere ciò che si vorrebbe.

Consapevoli che il computer si può spegnere, il ruolo può essere abbandonato e il gioco finisce, ci si può dilettare con giochi e attività ricchi e creativi. Qui risiede la sottile differenza tra funzionale e disfunzionale, nella capacità di spegnere serenamente il computer.

Il processo di costruzione dell’identità richiede la rinuncia dell’onnipotenza del “posso essere tutti, non uno solo”. In qualsiasi momento del gioco con l’identità si può scegliere di tornare ad essere quello che si è, altrimenti si è destinati a perdersi nei frammenti e nelle maschere.

Il rischio è che, quando il gioco diventa patologico, la realtà del mondo fisico e dell’Altro venga sempre meno utilizzata come palestra per l’esercizio dell’immaginazione e perda di senso.

(Estratto da: Pani R. e Biolcati R. (2006). Le dipendenze senza droghe. UTET Università).

Se ti capita di avere la sensazione che il gioco virtuale non è più divertente come all’inizio…e che non riesci a spegnere il computer senza sentire quel senso di vuoto e disagio…vienici a trovare e cercheremo insieme l’aiuto più giusto per te…

Info-point 1: infopoint1@loginzone.it  Tel. 335.5294837

PesaroL’infopoint di Pesaro non si terrà più al Centro di ascolto Passaparola ma al CENTRO PER LE FAMIGLIE in VIA ROSSINI (Pesaro), il GIOVEDI’ dalle 17.30 alle 19.30

Montefeltro. Martedì ore 11.30-13.30. Sede dell’Ambito Territoriale, Via della Gioventù 1, Macerata Feltria

Info-point 2: infopoint2@loginzone.it  Tel. 335.6062636

Urbino. Giovedì ore 14.00-16.00. Sede del “Golem” Centro Culturale Giovanile. Via Pozzo Nuovo 23 (in centro)

Fermignano. 1° e 3° venerdì del mese ore 8.00-10.00. Sede del Centro Giovani, Comune di Fermignano Via Martiri della Libertà 23

Urbania. 2° e 4° venerdì del mese ore 8.00-10.00. Sede del Centro Socio Culturale Ricreativo, Comune di Urbania, Piazza del Mercato 5– Fossombrone. Mercoledì ore 15.00-17.00. Sede dell’Ambito Territoriale, Piazza Dante 25

Info-point 3: infopoint3@loginzone.it  Tel. 335.7004190

Fano. Mercoledì ore 17.00-19.00. Sede del Comune, Via Rainiero 6 (Palazzo Gabuccini)
Mondolfo. Martedì ore 17.00-19.00. Sede del Comune di Mondolfo, Piazzale Bartolini 10.
Cagli.  Venerdì ore 11.00-13.00. Sede dell’Unione Montana del Catria e Nerone, Via Lapis 8 (piano terra)