La rivoluzione mediatica a cui stiamo assistendo determina profonde modificazioni nell’immaginario sociale, alimentando vissuti e aspettative non sempre realistiche sulle possibilità comunicative offerte dai nuovi strumenti.

Nella società del consumo l’informazione diviene prioritaria e stampa, radio e televisione incoraggiano a procedere verso il meraviglioso, quanto mai inevitabile, futuro della comunicazione attraverso il cyberspazio.

Il cyberspazio fornisce uno “spazio altro” in cui poter sviluppare nuovi modi per “essere insieme” e per “interagire”, attraverso le comunità virtuali.

Come tutto ciò influenza i processi di costruzione dell’identità? Secondo Lea e Spears è errato pensare che i processi psicosociali che si realizzano in Rete siano sostanzialmente diversi da quelli che hanno luogo in situazioni non virtuali; per gli autori “il sociale è dentro di noi” e gli individui, in qualsiasi ambiente, anche il più destrutturato, ricorrono ai principi e alle norme sociali basilari, introiettate durante il processo di socializzazione.

Sproull e Kiesler ritengono, invece, che la destrutturazione delle relazioni comunicative sia un fatto che tende ad impoverire il sistema di riferimento. La comunicazione telematica verrebbe così a creare un “vuoto sociale”, un “vuoto di identità” riempito da contenuti meno elaborati.

Entrambe le teorie possono contribuire a spiegare aspetti diversi della comunicazione telematica, come diverse sono le sfaccettature dell’utilizzo della rete. Probabilmente la prima teoria è più valida quando si tratta di gruppi molto strutturati, come nel caso di gruppi di lavoro, mentre la seconda risulta più utile nella comprensione di gruppi telematici non strutturati, per esempio nei MUD.

MUD o Multi-User Dungeon è un video gioco interattivo, giocabile contemporaneamente da decine di persone disperse per il mondo. Le ambientazioni sono in genere fantastiche e ricordano quelle dei classici giochi di ruolo. Favoriscono l’immersione totale in un ruolo fantastico che il giocatore deve impersonare e condurre attraverso avventure e interazioni con altri giocatori. Possono basarsi su interfacce testuali ma i più avanzati dispongono di interfacce grafiche.

I MUD offrono una nuova esperienza linguistica e permettono ai giocatori di esprimersi ed esplorare identità in un mondo da loro controllato. A differenza della realtà, nei MUD il giocatore ha il pieno controllo rispetto alla sua presentazione di sé nel virtuale. Egli può definire se stesso come meglio crede, e può modificare la descrizione di sé in qualsiasi momento.

E’ una pratica comune per i partecipanti assumere identità, ruoli e nomi diversi da quelli veri. Per molti partecipanti appartenere al MUD, vera e propria comunità con tanto di interazioni e progetti comuni, diventa una parte importante della vita di tutti i giorni.

L’anonimato di molti MUD favorisce un ampio spazio per esprimere parti inesplorate della propria soggettività; i personaggi possono trasformarsi in vere e proprie identità parallele.

All’interno del gioco i personaggi dialogano, si scambiano gesti, esprimono emozioni, vincono o perdono, in un contesto di libertà.

Un altro fenomeno di particolare interesse è il cosiddetto gender swapping o switching, la situazione molto frequente in cui un individuo assume l’identità del sesso opposto.

Sembra che nel gioco virtuale ci si possa concedere di provare ad essere persone differenti con ripercussioni talvolta pericolose sulla vita reale.

Il senso di coerenza dell’identità che sperimentiamo nel mondo reale sembra venire a mancare nella realtà virtuale. La comunicazione elettronica creerebbe una situazione in cui l’identità personale degli individui tenderebbe a sfumare fino quasi a svanire, lasciando il posto ad una condizione di de-individualizzazione in cui le persone perderebbero il senso di alcune norme sociali.

(Estratto da: Pani R. e Biolcati R. (2006). Le dipendenze senza droghe. UTET Università).

Se ti capita di “perderti” nel mondo virtuale, se vuoi capire meglio e riflettere su che significato può avere per te passare il tuo tempo in un MUD, se il mondo reale sembra avere meno senso e interesse, se non riesci a smettere di giocare senza avvertire disagio e tanto altro…vienici a trovare in uno dei nostri infopoint…

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PesaroL’infopoint di Pesaro non si terrà più al Centro di ascolto Passaparola ma al CENTRO PER LE FAMIGLIE in VIA ROSSINI (Pesaro), il GIOVEDI’ dalle 17.30 alle 19.30

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